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sabato 26 febbraio 2011

Forum sul Nucleare: un raffinato inganno

Metto in chiaro subito una cosa, per chiarezza e onestà: sono personalmente contrario al nucleare!

Tuttavia lo scopo di questo articolo non è quello di convincere nessuno sulla bontà o meno di questa fonte di energia.
L’intento è invece quello di mostrare la bieca operazione di marketing organizzata dal Forum Nucleare Italiano.

Le osservazioni che andrò ad esporre le ho maturate da più di due mesi fa, quando le televisioni e la rete furono invase dallo spot che pubblicizzava il forum. L’occasione per parlarne mi è fornita dalla notizia che ho appreso pochi giorni fa su un articolo de Il Manifesto (a sua volta tratto dal blog di Guglielmo La Pira sul Sole24Ore) che annunciava:  “Lo spot promosso dal Forum energia nucleare presieduto da Chicco Testa è stato bocciato e ritenuto ingannevole dal Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria”; decisione presa in data 18 febbraio.

Avrete sicuramente avuto tutti modo di vedere lo spot in questione; ad ogni buon modo lo riporto in questa pagina per riaverlo meglio presente durante la discussione e per gli eventuali lettori che non lo avessero ancora visionato.


Prima analizzare i vari aspetti ingannevoli di questo spot, è importante capire cosa sai questo Forum Nucleare Italiano e quali finalità si pone.
Sulla pagina di presentazione del sito ufficiale (www.forumnucleare.it) si legge
Il Forum Nucleare Italiano è un’associazione no-profit che vuole contribuire, come soggetto attivo, alla ripresa del dibattito pubblico sullo sviluppo dell’energia nucleare in Italia.
Quindi anche se si intravede una certa parzialità, il forum si propone come strumento di discussione e non di pubblicizzazione del nucleare. Ed il problema è tutto qui; perché una cosa è la legittima possibilità di creare un sito che si prefigge la diffusione di un’idea con la relativa pubblicizzazione, un’altra il presentarsi come uno spazio neutro di discussione e non esserlo affatto!
D’altro canto anche guardando semplicemente lo spot si percepisce esattamente questo: la frase conclusiva “E tu? Sei a favore o contro il nucleare? O non hai ancora una posizione?” sommata all’immagine dei due contendenti che si scambiano motivazioni pro e contro, instilla un idea di parzialità.
Poco dopo che vidi lo spot per la prima volta, confrontandomi con un amico sollevammo alcune perplessità: la sensazione di neutralità esplicita cozzava con troppi particolari che producevano la sensazione di velata parzialità. Il sospetto che questi particolari non fossero stati lasciati al caso (o che semplicemente eravamo noi in cattiva fede) ma che si trattasse di studiati e precisi segnali subliminali, aveva oramai attanagliato le nostre menti.
Uno sguardo al già citato sito del forum ci tolse ogni dubbio.

La notizia della bocciatura della pubblicità in questione mi ha riempito di una piacevole sensazione di soddisfazione (in quanto ritengo la decisione fondata), ma anche di divertimento. Infatti, come ci ricorda il direttore di Greenpeace  Giuseppe Onufrio dalle pagine de Il Manifesto, il presidente del Forum Nucleare Chicco Testa aveva esordito affermando
 “Dubito che una campagna pubblicitaria di Greenpeace, ad esempio, saprebbe essere altrettanto onesta intellettualmente” (Secolo XIX 17 dicembre 2010).
Come non ridere dopo queste parole e la bocciatura del Giurì??

E che l’elemento che manca in questa campagna e in particolar modo in quello spot sia proprio l’onestà intellettuale lo si evince da una miriade di fattori.
Primo fra tutti il già citato inganno nelle intenzioni.
E’ generalmente vero che quando si prepara uno spot pubblicitario questo è finalizzato a "provare" una tesi. Il problema in questo caso è l'aspetto subdolo di questa bella e buona operazione commerciale.
A parole il forum per il nucleare non ha lo scopo di divulgare i pregi e i vantaggi del ritorno al nucleare, ma quello di permettere alla gente di formarsi un'opinione.
In questo caso è richiesta una forma di oggettività decisamente superiore.
Anche perché, cosa IMPORTANTISSIMA, nel momento in cui non ti "presenti" alla gente come "di parte", ma "super partes", instilli nella mente dello spettatore medio la convinzione di oggettività, che, come gli esperti curatori del sito e dello spot ben sanno, porta ad un inconsapevole abbassamento delle difese critiche e induce lo spettatore a prendere tutto per buono.
Se invece chi ascolta sa che chi parla è a favore del nucleare sarà portato a valutare meglio, con più criticità e anche scetticismo, le affermazioni ascoltate.
Ed è qui che a mio avviso sta grossa parte della vergognosa operazione di marketing: imbrogliano la gente presentandosi come uno strumento "neutro" di approfondimento, finalizzato non ad inculcare una determinata idea nella mente di chi ascolta, ma nell'alto intento di permettere od ognuno di formarsi le proprie convinzioni secondo scienza e coscienza; quando all'occhio di un osservatore un po' più attento è chiaro che non è così.

Se avessero rinunciato a questa pretesa di oggettività e neutralità, sarebbero cadute tutte le altre obiezioni e accuse di doppiezza: si sarebbe semplicemente trattato di una più che legittima campagna di sensibilizzazione ad una questione ritenuta importante.

Ma tant’è: hanno voluto “giocare sporco”  e si sono beccati un cartellino rosso.

Andiamo però a esaminare nel dettaglio quali sono gli elementi contestati.
Sempre Giuseppe Onufrio, pone in risalto alcune informazioni false (del tutto o in parte) che lo scacchista favorevole al nucleare lascerebbe intendere con le sue affermazioni (sulla sicurezza delle scorie, sui vari combustibili fossili, sulle fonti rinnovabili, e via discorrendo). Ma qui si entra nel merito della questione, nei contenuti, e come anticipato sin dall’inizio, lo scopo di questo articolo non è quello di osteggiare o appoggiare il nucleare.
Andiamo quindi oltre e affrontiamo ad analizzare l’aspetto formale di quello spot.
Impossibile non notare la differenza del tono e delle modalità espressive usate dai due giocatori: quello contro al nucleare sembra non avere un’idea precisa del perché è contro il nucleare, e sciorina una serie di obiezioni con un tonno quasi tremolante, quasi impaurito, sembra ossessionato da una serie di dicerie che lo portano a temere di fronte a paure inesistenti; ha l’atteggiamento del codardo e pauroso di fronte al nuovo e all’innovazione, e dell’ignorante superstizioso nei confronti del progresso e della modernità.
Atteggiamento diametralmente opposto è affidato all’altro giocatore: voce ferma, sicura, tranquillizzante, argomentazioni che trasmettono un senso di certezza scientifica, di meditata convinzione proiettata al futuro; è la voce di chi non trema e scappa d’avanti a lampi e tuoni, perché la sua scienza e la sua istruzione gli forniscono consapevolezza e certezze.
E’ l’ignoranza che si scontra con la conoscenza; la superstizione contro la scienza; la paura contro il coraggio; l’arretratezza con il futuro; e in ultima lettura il positivo contro il negativo, il bene contro il male.
E i due giocatori che si fronteggiano, con ciò che rappresentano, essendo interpretati dallo stesso attore (dalla stessa coppia di attori per ogni tavolo) non raffigurano altro che le due parti dell’animo umano: la “mente” e la “pancia”.
La già riportata domanda che la voce fuori campo rivolge allo spettatore a chiusura dello spot, in realtà sta quindi chiedendo “E tu? A quale parte di te darai ascolto? A quella superstiziosa e ignorante relegata nel buio del medioevo, o a quella razionale e scientifica che guarda al futuro?”

A questo va aggiunto che la scelta su come assegnare le pedine ai giocatori non è affatto casuale! Al sostenitore del nucleare è stato assegnato il bianco, colore che tende a sviluppare sensazioni di sicurezza, pulizia, positività e persino candore! Al contendente invece il nero, che induce a pensare a sporco, tenebre, incertezza e persino malvagità!
Come dicevamo prima: il bene e il male al confronto.

Niente male come onestà intellettuale! Dio ci liberi da tale onesta!

A questo punto qualcuno potrebbero pensare che sia tratti solo di malignità ed eccessiva fantasia pregiudiziali nei confronti di chi si impegna semplicemente a stimolare un dibattito e uno scambio di idee.
Pregerei costoro di rivedere il video tenendo a mente ciò che avete fin qui letto. Se troverete riscontro anche solo in parte con quello che ho esposto, dovrete concluderne che le cose stanno esattamente così: ciò che esperti pubblicitari e curatori di immagine possono pensare per “diffondere un prodotto” supera di gran lunga la fantasia di qualsiasi malizioso malpensante.
E uno spot pubblicizzato continuamente su reti nazionali e su tutti i maggiori siti internazionali (google, youtube, ecc) ha sicuramente a disposizione la possibilità di “investire” in tal senso, facendo anche sorgere il fondato sospetto che tanto no-profit questa associazione non sia (su alcuni giornali si è letto che solo lo spot sia costato complessivamente 6 milioni di euro… e chiunque li abbia investiti non l’ha certo fatto per filantropia). D’altra parte si sa che il nucleare, a prescindere dalla sua eventuale bontà come fonte pulita ed economica di energia, farebbe indubbiamente gola a tanti industriali, imprenditori, bancari e compagnia bella.

Se qualcuno non fosse ancora convinto della bieca operazione di marketing organizzata dal forum sul nucleare, provi a considerare anche questo ulteriore “dettaglio” (ovviamente non lasciato al caso e ben studiato come tutti gli altri): l’ordine con cui i due scacchisti prendono la parola.
E’ sempre il sostenitore del nucleare ad avere l’ultima parola, a commentare le obiezioni del contendente.
Oltre alla violazione di una comune prassi di politically correct (in tutti i dibattiti o in tutti i contesti in cui si mettono a confronto più idee, si suole far ruotare l’ordine con cui si prende la parola), si va così a creare un effetto psicologico e suggestionale di notevole efficacia; effetto che, al solito, agisce più a livello inconscio che razionale, ma che proprio per questo ha una notevole presa sullo spettatore.
Per rendersi conto di quando l’effetto mediatico possa essere differente invertendo l’ordine con cui i due giocatori prendono la parola, provate a guardare il seguente video-parodia redatto da Greenpeace. Esso vale più di tutti i discorsi che si potrebbero ancora fare su questa tecnica pubblicitaria.



Infine, se tutto questo non fosse ancora sufficiente, non rimane che andare a dare un veloce sguardo al sito. Salta subito all’occhio come Chicco Testa, presidente del forum e convinto sostenitore del nucleare, sia il protagonista di molti degli articoli a favore del nucleare. Il presidente di un’associazione che si presenta al pubblico dando l’idea di essere super partes dovrebbe mostrarsi super parters in prima persona.
E’ anche evidente un’enorme sproporzione tra la mole del materiale a favore del nucleare e quello contrario. Perfino la qualità, valutata con la lente dell’impatto mediatico, è del tutto sbilanciata: nomi altisonanti da un lato con tante belle foto e immagini e un buon posizionamento all’interno del sito (un po’ la stessa tecnica che usano le aziende quando pagano per far posizionare i loro prodotti negli scaffali migliori, più appariscenti e ad altezza d’uomo, nei supermercati); d’altra parte per trovare argomentazioni contro bisogno andare a spulciare il sito.

A completare il quadro ci sono i contributi video. Si sa che questi sono quelli più gurdati: molto più facile e mediaticamente efficiente guardare un video che andarsi a leggere lunghi articoli o interviste.
Ebbene, per diverso tempo, i contributi video erano TUTTI a favore del nucleare, con i soliti nome altisonanti (Piero Angela, Zichichi, Cecchi Paone, ecc) e il contributo di tecnologie grafiche sofisticate, per spiegare, convincere, persuadere. Solo successivamente sono stati aggiunti dei filmati che, nota bene, non sono contro il nucleare, ma hanno una natura più neutra, trattandosi di faccia a faccia televisivi tra oppositori e sostenitori del ritorno al nucleare (tra i quali non poteva certo mancare il solito presidente Chicco Testa).

Ribadendo che tutta la questione e le critiche che sono state esposte fin qui sono dovute al meschino tentativo di aggirare lo spettatore con subdole pratiche di marketing, presentandosi col pulito abito di imparzialità tramite uno spot pubblicitario ben confezionato (spot che, lo ribadiamo, è stato “bocciato e ritenuto ingannevole dal Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria”), e non per il più che legittimo desiderio di diffondere idee e argomentazioni a favore del nucleare, concludo con una domanda al lettore:

E tu? Sei contrario o favorevole al Forum Nucleare Italiano?

Lieturon

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